mercoledì 12 dicembre 2012

IL CORPO DECIDE



DISEGNO DI Laura Serafini
LA GUARDIA DEL CORPO - FINE

La storia raccontata nello spettacolo LA GUARDIA DEL CORPO si risolve nell'ultima frase.
Ed è quell'ultima che ne rappresenta la tragedia.
Una storia come tante quella di (Daniela) e, proprio per questo, da raccontare.

Maurizio, Marino ed Elena commettono un reato. Lo sanno, ci soffrono, ma il corpo non sente ragioni. Il corpo si muove, si arresta, implode e rilascia ciò che non è mai riuscito a dire.
Maurizio, Marino ed Elena sono gli amici di Daniela e si muovono sulla scena evocando e imitando (Daniela) e la sua scelta.
L'illusione dolorosa di un sogno ad occhi aperti.
Un mondo nascosto che si specchia nei ricordi e nel gioco dello scambio di identità.
E' per non aggiungere altro strazio che gli amici di Daniela ne occultano la memoria.
Se le azioni degli esseri umani servono a capirne altre, l'ingenuità regna sovrana.

Lo spettacolo LA GUARDIA DEL CORPO non è la messa in scena del racconto omonimo.
Molti personaggi non compaiono e il fulcro è il corpo e il suo sentire. Un sentire mutevole, confuso e spietato.
Del testo originale ne è rimasto soltanto qualche passaggio. Il resto è stato riscritto in una nuova partitura che scandisse un ritmo narrativo insieme ai frammenti d'azione e le coreografie.
Le parole, le azioni, la danza, sono fuori sincrono.
Come la percezione di Daniela e dei suoi amici.
La mia voce cerca di trattenere eccessi di complicità, quella di Luca Scarlini taglia le frasi e sorvola qualsiasi traccia di romantico moralismo.

Il corpo decide e si ricompone.
La storia di (Daniela) è come tante altre.
Di corsa e di nascosto.

La GUARDIA DEL CORPO

con Francesco Botti, Leonardo Lambruschini, Verònica Zapata Alcocer.
Voci narranti a cura di Francesco Botti e Luca Scarlini

Venerdì 14 dicembre ore 21,15
Sabato 15 dicembre ore 19,00
Una produzione SEME s.n.c.

presso Spazio Seme
via del Pantano 36, Arezzo

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