giovedì 12 giugno 2014

CLIMA 02 - SPIRITO - Roberto Dragoni



CLIMA – Percorsi di figurazione contemporanea 02

SPIRITO
Mostra personale di Roberto Dragoni

Lo SPIRITO di Roberto Dragoni è un soffio che travolge le immagini e le incide con potenza.
Il segno e le figure racchiudono una passione eroica tracciata sulle tele come un vento che al suo passaggio rende la materia del colore testimone di un tempo bloccato, fissato nel suo movimento, un impasto di emozioni esplose in silenzio.

SPIRITO è una mostra che raccoglie opere realizzate dal 2011 al 2014.
Le “maestrine”, la scrofa, l'orco, un'auto che sfreccia.
Fantasmi come fotogrammi, nel percorso di un'anima mai sazia di plasmare e sviscerare.
L'esperienza umana e artistica di Roberto Dragoni, condivisa tra Italia e Giappone, si articola e si realizza in una serie di opere dove il fascino della decadenza occidentale si oppone e si integra all'armonia suggerita dalla filosofia del sol levante.
La carne e la luce. Il mondo della vita insieme a quello della morte.
Nessuna trascendenza o promessa di Paradiso.
Il mondo dello SPIRITO è quello della vita di tutti i giorni, del nostro tempo accelerato e congestionato, con tutta la sofferenza, ma anche il piacere di resistere. Presente e passato che in un istante si ricongiungono come due geishe nel traffico metropolitano. Nella tradizione orientale si narra infatti che gli spiriti dei defunti, a volte, tornino durante la fioritura dei ciliegi, quando il vento trasporta la bellezza e la nuova vita.
Roberto Dragoni realizza scorci urbani, porzioni di corpi e misteriosi ritratti che evocano atmosfere contemporanee, ma sempre figlie di quel novecento furioso ed esaltante, di quella storica accelerazione che ha sconvolto l'umanità e il suo sentire.
È nel contrasto tra corsa e attesa che nasce SPIRITO.
ALI è una performance dedicata all'omonima installazione di Roberto Dragoni.
Uno spazio per il silenzio. Dopo il boato, la gestione delle immagini diviene rito, movimento, azione. Francesco Botti e Leonardo Lambruschini abitano e interpretano il luogo dello SPIRITO, in equilibrio e in accordo con quella sensazione preziosa che precedere il soffiare del vento e il cadere della pioggia. L'unico segreto per affrontare la tempesta è saperci volare dentro.
Foto di Alessandro Schinco
Inaugurazione GIOVEDI' 19 GIUGNO
ore 19,00
SPAZIO SEME
Arezzo

venerdì 6 giugno 2014

RI-CICLI TRASFIGURAZIONI MATERICHE - SOFIA SGUERRI



Con un titolo del genere si rischia grosso. Colpisce più il suono delle parole del significato.
Ri-cicli – Trasfigurazioni Materiche. Le consonanti producono un fraseggio che crea un'aspettativa importante. Con un titolo così esagerato ci si aspetterebbe una produzione intrisa di concetti oppure una lezione di filosofia attraverso un collezione di immagini.
No.
Sofia Sguerri ci riesce. La mostra presso Corpo e Mente si oppone sapientemente al titolo con una serie di immagini che sanno di vita e dove “l'incanto dell'essere” si esprime con grinta e delicatezza.
Tanta carne animale e linfa vegetale in una collezione di opere tra fotografia e pittura, installazione e azione. Sofia Sguerri ribalta il titolo e lo interpreta alla lettera presentando lavori a tecnica mista che incantano per la loro semplicità, per l'anelito verso una sintesi palpitante di certe emozioni che precedono le riflessioni.
Il concetti sono quelli dell'armonia naturale e del sensuale sentire.
Uno sbocciare di sensazioni dense e davvero materiche.
Foto, acquerello, acrilico, olio, sanguigna, carboncino, cotone, legno riciclato, una finestra e una sedia. Niente viene accennato, ma dichiarato e fissato come in una trasfigurazione radicale.
C'è ancora tempo, ma i sogni delle crisalidi sulle foglie nude preparano la schiusa.
Evoluzione umana e delle sue membra, ritratte nel loro sostare.
Lo scorcio di una schiena ricorda la gestazione, la pazienza e la tenacia.
Corpi vibranti, innesti tra cuore e pelle.

C'è stata anche la performance all'inaugurazione, interpretata dalla stessa Sofia e Leonardo Lambruschini. Proiezioni, tagli, movimenti. I corpi sembravano centinaia. Peccato non sia in replica tutte le sere. Era la cornice perfetta dell'opera nella totale trasformazione dello spazio.

Dal 29 maggio al 21 giugno presso Corpo e Mente, via Bernardo Tanucci 21, ad Arezzo.
Rassegna “L'incanto dell'essere tra corpo e mente” a cura di Marco Botti.