SPAZIO SEME – MEN a(r)t WORK
Mi è sempre piaciuto intendere il
teatro come un'arte di ricerca legata più al suo significato
originario di celebrazione e di rito collettivo piuttosto che alla
sola dimensione atta a creare spettacoli e intrattenimento.
Di conseguenza osservare, imitare,
interpretare il riso e il pianto come condizioni simboliche, estremi
opposti della manifestazione della vita degli uomini.
Condizioni buffe quanto tragiche.
La rappresentazione di esse è
un'occasione che interessa la memoria.
Dal 17 settembre ripartono i corsi di
teatro.
Fare teatro è fare azioni.
Riprodurre contesti e significati. Con
il corpo e l'anima.
Per questo motivo teatro è una
parolona e si avverte un qualcosa di ampio quando la si pronuncia.
Azioni, narrazioni, sensazioni,
impressioni e proiezioni si mescolano nel meccanismo teatrale e
generano movimento, cambiamento, obbligo di scelta.
Recitare non è mentire.
Ed è in quel crinale che è
emozionante procedere la ricerca.
Lo specchio delle umane azioni nel
tempo e nello spazio.
SPAZIO SEME è aperto.
Sia per i lavori di ristrutturazione che per le collaborazioni intraprese.
Il movimento produce benessere. E
viceversa.